Aldo Pompermaier - attività politica e istituzionale | ||||||||
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Mi fa molto piacere che il vicepresidente della giunta provinciale Alberto Pacher concluda il colloquio con Marcantoni sul “Trentino” citando Barack Obama, con la frase del presidente americano “Se non mettiamo al centro l’ambiente, non ci sarà futuro per nessuno”. Non è una sorpresa. L’allora sindaco di Trento Pacher, dopo aver escluso nel 1999 i Verdi dalla giunta comunale ed aver annullato l’assessorato all’ambiente, cosa che aveva provocato le mie distanze dalla maggioranza per un buon tratto di consigliatura, si riscattava sei anni dopo affidandoci, malgrado le critiche anche talvolta pesanti che nel frattempo gli avevamo riservato, un rilevante assessorato come quello dell’ambiente e della mobilità. Si era reso conto che un Comune capoluogo non poteva essere “mutilato” di una fondamentale delega come l’assessorato all’ambiente, e che solo un assessorato specifico e non conglobato con altri come quello all’urbanistica (conflitto di interessi?) poteva definire le strategie ambientali per i prossimi anni. Devo dire, molto lealmente che in tutte le mie iniziative, dal piano rifiuti con l’introduzione della raccolta ”porta a porta” al bilancio ambientale, dal piano della mobilità a quello energetico “Trento per Kyoto”, mai ho avuto sentore di essere preso per la giacca, anzi, ho avuto la massima autonomia e devo dire che il comportamento del sindaco di Trento e della giunta comunale mi ha consentito di portare in aula questi importanti progetti che forse ora non vengono particolarmente apprezzati, ma tra qualche anno si capirà e comprenderà l’importanza di tali iniziative. Dico questo perché Pacher dovrà, una volta divenuto presidente della Provincia, evento che io e molti di noi si augurano (ormai mi pare che il toto presidente è già iniziato) ripristinare l’assessorato all’ambiente come lo fu nel passato, affidandolo a persona competente e sensibile alle tematiche ambientali e noi Verdi siamo pronti ad accettare questa sfida, per il nostro passato e sulle ali di un processo di rinnovamento in atto che ci vede proiettati a voler diventare una moderna forza politica ecologista autonoma, dando quindi un taglio ai recenti legami con la sinistra radicale, per diventare uno schieramento politico in grado di parlare con tutti i cittadini, al mondo associativo, a quello della ricerca, della cultura, della green economy. Pacher non si definisce decisionista, ma i suoi passi vanno nell’indirizzo giusto, verso un mondo migliore, in cui l’ambiente è il protagonista. Sono anche queste le decisioni che un politico deve prendere. Aldo Pompermaier |
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